Che pace ritrovo a casa mia dopo essere stata all’inferno.
Che dolcezza tutt’attorno a me.
Mi muovo in essa e faccio le cose con abbandono, indolenza, confidenza, conforto.
Mi guardo attorno da otto giorni soltanto e vedo colori gentili, sento suoni tenui di città lontana, la luce del parco, la compagnia del treno, l’odore di erba, il calore dell’estate che tra una settimana sarà.
Che spazio che trovano i miei pensieri, ci stanno tutti.
La pace di casetta mia non riesco a descriverla, bisogna solo provarla, quando troppo a lungo non ci si è sentiti protetti, accolti, familiari.
Siamo a misura l’un l’altra, siamo in sintonia perfetta, mi culla e la curo.
La mia casa è femmina ed è un’amica solida.
Ero così lontana da me da non capire minimamente che tutto questo mi mancava.
Da morire.
Melania Emma