PERCHè LE PERSONE ALTAMENTE SENSIBILI ATTRAGGONO I NARCISISTI – COME DISINNESCARLI

Traduzione di Melania Emma – Jennifer Kass on MindBodyGreen

Nel mio lavoro con i clienti e da quanto sento dai lettori, ho assistito a modelli di persone altamente sensibili che, ritrovatesi in relazione con narcisisti o sociopatici, sono ora pronte a liberarsi da questo tipo di rapporto.
Capita, a chi sperimenta alti livelli di empatia, di ritrovarsi in rapporti con narcisisti in cui o si venga sfruttati a loro vantaggio, o ci si ritrova prede di quello che essi fiutano come il gruppo più debole. Il narcisismo è una condizione di auto-asservimento, in cui l’attenzione è rivolta all’immagine, allo status e ad ottenere le cose, piuttosto che a dare e servire gli altri. In altre parole: la mancanza di empatia è alla radice del narcisismo.
La sfida che gli empatici incontrano nelle relazioni è che spesso regalano il loro potere. Le persone altamente sensibili in primo luogo aiutano gli altri, mettendo le proprie esigenze per ultime, anche perché intuitivamente sanno quello che gli altri vogliono da loro. Hanno il vitale bisogno di fissare dei limiti sani , il che può essere una sfida.
Uno dei più importanti gesti di auto-amore è andarsene via da relazioni e situazioni tossiche. Ciò significa che non importa quanto competenti o evoluti siamo, non importa quanto ci concentriamo sul lavoro interiore e di auto-sviluppo, ma dobbiamo accettare quando una situazione è impraticabile. Ancora una volta, questo può essere difficile per le persone altamente sensibili perché vogliamo sinceramente aiutare le persone a diventare il meglio di sé, anche se farlo significa danneggiare noi stessi.
Ecco perché abbiamo bisogno di concentrare le nostre energie nella ricerca della giusta relazione, quella che ci dà l’opportunità di essere ancora di più di quello che siamo. Non siamo fatti per chiudere parte di noi stessi in una relazione; il nostro sé autentico deve essere scoperto e presente, al fine di avere relazioni di significato profondo in cui possiamo veramente crescere.

Ecco alcuni passi da compiere nel cammino verso il nostro vero sé e verso relazioni più amorevoli.

1. Identifica le paure e modelli limitanti.
Dove manca l’amore di sé? Sei bloccato nella codipendenza, necessiti di un’altra persona che ti faccia sentire intera o completa? Identifica i timori, forse è la paura di non essere abbastanza buono, o una mancanza di autostima; questa consapevolezza comincerà a sciogliere la radice di ciò che ci ha fatto restare nei rapporti tossici.

2. Trova e coltiva una pratica spirituale quotidiana.
Potrebbe essere di meditazione, preghiera, o le affermazioni che consentono di collegare con il tuo spirito, il tuo vero io, la tua intuizione, per costruire saldamente il tuo nucleo interno.

3. Perdonati.
Nella tua meditazione quotidiana, utilizza questa preghiera: mi perdono per aver accettato e permesso una mancanza di potere personale. Poi perdona gli altri, donando compassione a te e a tutti gli altri. Questo ti sgancerà da vergogna, colpa, rabbia e frustrazione in modo da poter procedere nella tua vita.

4. Inizia ad aver fiducia in te stesso e ascolta il tuo intuito.
Tu sai cosa è meglio per te e cosa no. I tuoi sentimenti sono il tuo GPS interno. Ascolta i segni e i messaggi coì non avrai bisogno di dolorosi risvegli. Credere in se stessi produce fiducia in se stessi, dandoci la capacità di fare tutto quello che vogliamo fare nel mondo.

5. Allontanati coraggiosamente da tutto ciò che non nutre la tua anima e non fa cantare il tuo cuore.
Non è facile ma solo tu puoi salvare te stesso e chiedere di più per te, perché te lo meriti e la vita inizierà a rifletterti tutto questo di rimando con bellissime nuove relazioni.

Le persone altamente sensibili sono elementi rivoluzionari, eccezioni alle regole del sistema, leader, visionari, creativi, pensatori intraprendenti e innovativi. Sono persone “che fanno”. Conducono le rivoluzioni al benessere e ai nuovi paradigmi di pensiero, che stanno portando avanti il ​​pianeta in un modo nuovo, più elevato. Essi possono vedere ciò che non funziona, e hanno il coraggio e la cura di cambiarlo.

5 pensieri su “PERCHè LE PERSONE ALTAMENTE SENSIBILI ATTRAGGONO I NARCISISTI – COME DISINNESCARLI”

  1. Ciao
    Riflettevo sul punto 1, alle volte il bastarsi, il sentirsi completi mette tristezza… Per quanto sia giusto essere indipendenti alle volte si sente il bisogno di condividere e di dare il meglio di sé a qualcuno, un qualcuno che manca o non è ancora arrivato e si finisce in un vortice di tristezza distruttiva..

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    1. Ciao Bloom (in fiore, che bel nick che hai) ti rispondo con una citazione di Cinzia Mammoliti, grande donna, cercala su FB se già non la conosci:
      “Non credo che un/una partner accanto ce l abbia prescritto/a un medico; non credo che per sentirsi qualcuno si debba per forza riempirsi la bocca di parole come “matrimonio”, “fidanzato”, “partner”, “cuore”, “amore”;
      non penso che il mio valore dipenda dal riconoscimento che ne fa un uomo; né tantomeno che la mia vita non abbia senso senza una relazione.
      Eppure la maggior parte delle persone la vede al contrario e si rovina la vita all’inseguimento di chi non li vuole o raccontandosi che chi hanno accanto anziché sfruttarli li desidera. Tutto pur di avere qualcuno al fianco.
      E’ pazzesco di quanto manchi la cultura dell’autonomia, dell’indipendenza, della selettività e della scelta.
      Siamo circondati da persone che non sanno stare con se stesse e preferiscono qualunque altra cosa accanto anche se capiscono che è sbagliata, non dà nulla o che le fa soffrire.
      E’un percorso che ho fatto anch’io, è vero. Ma un decennio fa mi risvegliai.
      Perché il risveglio é così difficile per i più ? Non lo capirò mai”.

      La fase 1, per chi esce da un tunnel come quello della manipolazione è, appunto una fase. Non si sta soli tutta la vita, ma si è in grado anche di stare soli tutta la vita, se servisse.
      Ci sono fasi che servono a preparare gli inverni futuri, per scaldare se stessi quando sarà necessario.
      Ti abbraccio!
      Melania Emma

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      1. Sei la prima che in anni abbia mai notato la cosa del nick, grazie :)
        E’ bella la citazione che riporti e io ci credo molto, anche se non conosco lei qualcosa del genere l’ho letta o comunque già pensata.. E’ anche vero che la presenza di un’altra persona fa si che escano lati di noi che in sua assenza non esistono, ti permette di vivere esperienze che invece non faresti… Come non si può sentire il bisogno di tutto ciò? E’ una fase questa, hai ragione, eppure sembra non finire mai e questa sensazione genera quella che ci sia qualcosa di sbagliato…
        Mi piace molto “Non si sta soli tutta la vita, ma si è in grado anche di stare soli tutta la vita, se servisse.” mi fa pensare al fatto che in fondo bisogna vivere con tranquillità qualsiasi circostanza…
        Grazie

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      2. Nessuno ti permette di vivere esperienze che invece non faresti, significa che sei monca sennò. La presenza di un’altra persona è una sottolineatura di qualcosa che c’è già, perchè è tuo. Se vedi o vivi una cosa bella con qualcuno, è perchè quella cosa ce l’hai già tu dentro, sennò non la coglieresti nemmeno.

        In bloom è una canzone dei Nirvana, non scherziamo :) non si può non notare :)

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